martedì 22 novembre 2022

La buca degli Spioni - Piazza delle Coppelle

 

A Roma se dice….. nun se po’ arzà' la stella

(Fare la spia in gergo del popolino romano).

Vediamo perché.

Ci vuole una vita intera per conoscere Roma, non solo grandi complessi monumentali ma soprattutto piccole scoperte.

Roma è sempre pronta a stupirci con qualche chicca, questa è la sua magia.

Durante in giro in bicicletta nel Rione Sant’Eustachio, siamo rimasti molto colpiti dalla cosiddetta “buca degli Spioni”

La buca degli Spioni - Piazza delle Coppelle



E’ una targa in marmo incastonata al muro esterno della chiesa di San Salvatore delle Coppelle, sull’omonima piazza.

Piazza delle Coppelle


La targa perfettamente leggibile, affissa nel 1750, e da sempre è soprannominata dai romani la “buca degli spioni”.

Siamo Host di due case vacanza e nei vari adempimenti c’è la raccolta dei dati anagrafici e documentali degli ospiti di una struttura ricettiva.

Un censimento turistico che oggi viene fatto attraverso un portale on line “alloggiati” della Polizia di Stato.

Portale alloggiati web Polizia di Stato 

Il nostro stupore è stato scoprire che i nostri antenati che si occupavano di accoglienza a Roma dovevano fare una cosa simile……con uno spirito un po’ diverso

Vediamo insieme il contesto storico dell’epoca, per capire il perché della costruzione, mediante un editto del vicariato, di quella che doveva essere una semplice buca per le lettere.

Era il 1750, anno del Giubileo universale (il diciottesimo) indetto da Papa Benedetto XIV.

Curiosità:

·         👉Il Giubileo è l’occasione in cui l’indulgenza plenaria (che cancella per sempre i nostri peccati, se ci rimettiamo nelle mani di Dio. È più del perdono che si riceve tramite la confessione) viene concessa dalla Chiesa Cattolica a tutti i credenti che si rechino a Roma e compiano particolari pratiche religiose istituita per la prima volta nel 1300 dal papa Bonifacio VIII (ogni 50 anni)..

·   👉partire dal 1400, tale indulgenza viene concessa ogni venticinque anni, ma esiste la possibilità di indire e celebrare un giubileo straordinario quando sopravvengano circostanze eccezionali

·        👉 Il prossimo Giubileo sarà nel 2025.

Torniamo al 1750, per quel Giubileo si fecero le cose in grande sia per l’organizzazione di servizi per l’accoglienza dei pellegrini e che per il restauro dei luoghi di culto: con ingenti lavori di manutenzione di quasi tutte le Chiese.

Per la prima volta, la cupola e il colonnato di San Pietro furono illuminati da migliaia di fiaccole, e il Colosseo venne consacrato alla passione di Cristo e alla memoria dei martiri, vennero fatte erigere le quattordici edicole per l’esecuzione della Via Crucis e una grande croce al centro.

Foto da Web Basilica di San Pietro illuminata di fiaccole


Foto da Web Colosseo Via Crucis e Croce al centro

Questo Giubileo richiamò a Roma un afflusso di pellegrini superiore al milione di presenze.

 Visto il gran numero di presenze a Roma le autorità preposte alla sorveglianza e alla sicurezza dei cittadini decisero di imporre, tramite un editto, una specie di censimento dei visitatori.

Come una moderna regolamentazione del turismo.

La cassetta marmorea in piazza delle Coppelle riporta le istruzioni da seguire: ad osti, albergatori e locandieri veniva richiesto di compilare una lista con i nomi dei propri ospiti, e di riportarla su un foglio di carta da imbucare nella fessura nel muro.

Questo censimento turistico era proposto come uno scopo benefico, avrebbe dovuto servire ad indicare nome e provenienza dei forestieri infermi o in difficoltà, così da consentire all’Arciconfraternita del S.S. Sacramento della Divina Perseveranza di soccorrerli e accudirli.

Erano previste pene severe a chi non avesse fatto la segnalazione tempestivamente. Ai giorni nostri non adempiere alla segnalazione degli alloggiati si incorre in sanzioni penali

I romani vista la severità delle pene capirono immediatamente che la cassetta serviva solo per far conoscere alla polizia i nomi degli ospiti e a favorire controlli e sorveglianza, cosi non venne mai utilizzata e fu chiamata la Buca dello Spione.

Curiosità:

·        Dal 1633 la chiesa di San Salvatore alle Coppelle fu sede della Confraternita del Santissimo Sacramento della Divina Perseveranza, che forniva appunto assistenza a pellegrini e forestieri che si ammalavano nelle locande, ricoverandoli poi in qualcuno degli ospedali della città, o avvertendo i parenti e prendendo in custodia gli effetti personali di quelli che morivano. L’attività della confraternita era in sostanza un’attività di polizia sanitaria e di controllo di ordine pubblico anche a garanzia dei forestieri.

La chiesa di San Salvatore alle Coppelle


Iscrizione cassetta marmorea:

ANNO IUBILEI MDCCL

QUI DEVONO METTERE I VIGLIETTI

TUTTI GLI OSTI ALBERGATORI

LOCANDIERI ED ALTRI PER DARE

NOTIZIA DE FORESTIERI CHE SI

INFERMANO NELLE LORO CASE

ALLA VENERAB CONFRAT DELLA

DIVINA PERSEVERANZA CON

AUTORITA APOSTOLICA ERETTA

A TENORE DELL’ULTIMO EDITTO

DELL’Emo VICARIO EMANATO IL

DI XVII DECEMBRE MDCCXLIX»



Grazie della lettura 


Marzia e Tony


Host di Casa Vacanze 

IN ROME IN LOVE IN BIKE ❤️🏛🚴🏼‍♀️

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